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Crema all’arancia per accompagnare il pandoro

Qui troverai tips, rimedi, risorse utili, simpatici prospetti e planner per ottimizzare il tempo e gli spazi, nonché consigli utili per una gestione domestica più organizzata.
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Finite quasi le Feste di Natale ho pensato di proporre i millemila pandori avanzati con una deliziosa crema all’arancia.
Fermo restando che il pandoro è buono comunque …da solo, con lo zucchero a velo, inzuppato nel latte e cacao, come base per un tiramisù alternativo, stavolta ho voluto accompagnarlo alla crema che, grazie all’arancia regala un piacevole gusto invernale!
E’ una ricetta semplicissima e si prepara in pochissimi minuti. Potete servire la vostra crema all’arancia in pratiche coppette oppure su un piatto piano accanto alla fetta di pandoro.
Piace tanto anche ai bambini!!!
Ingredienti:
- 500 ml. di latte
- 4 uova
- 6 cucchiai di zucchero
- 4 cucchiai di farina
- 2/3 arance, secondo la grandezza
Preparazione:
Lavorare i tuorli con lo zucchero con le fruste o uno sbattitore. Aggiungete la farina setacciata con l’accortezza di sciogliere bene tutti i grumi. Versate a filo il latte fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versate tutto in un tegame e accendere la fiamma molto bassa.
Spremete a parte il succo delle arance. Grattugiate la buccia evitando la parte bianca, che potrebbe dare al composto un sapore amaro.
Continuate a mescolare portando la crema a bollore, poi unite il succo e la scorza d’arancia e mescolate fin quando vedrete il composto diventare denso. Se la consistenza fosse troppo liquida, unite mezzo cucchiaino di farina continuando a mescolare.
A cottura ultimata, togliete la crema dal fuoco e accompagnatela al pandoro o al panettone, guarnendo il tutto con qualche goccia di cioccolato e zucchero a velo.
Per un sapore più intenso, aggiungete due cucchiai di Grand Marnier.
PS La tovaglietta in tessuto che vedete in foto con la scritta “Keep Calm and La Casalinga Ideale” è stata realizzata da Foto Regali Originali . Basta inviare la grafica personalizzata e con un click verrà recapitata a casa. Facile no?
Di che farina sei fatto?

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Fino a qualche anno fa non mi domandavo affatto se il pane o la pasta che acquistavo fossero fatti di una farina diversa dalla comune 00.
Anzi, nel carrello della spesa, la farina 00 è sempre stata presente. Così pure nella mia dispensa. Per fare una torta, un impasto, la pizza, ecc
Poi pian piano nei supermercati si sono affacciate le farine cosiddette “speciali”. O forse c’erano già da prima e io non le avevo notate. Sta di fatto che adesso se devo fare la pizza in casa mi ritrovo davanti allo scaffale del supermercato con sguardo catartico a leggere le etichette, la produzione, i principi nutritivi, la loro destinazione d’uso.
Quindi ho trovato la farina integrale, di semola, di manitoba, specifiche per la pasta, i biscotti, la numero 1, la numero 2, la 0, grano tenero, grano duro, ecc ecc
Vogliamo poi parlare dei reportage televisivi, delle pseudo-informazioni scorrette e/o parziali prese da internet, peggio ancora dai social network?
Ho smesso di comprare farine. Sono tornata alla mia farina di grano tenero 00 perché le informazioni in giro erano troppo caotiche e contraddittorie. Lasciavano spazio a troppi dubbi: la farina bianca, la 00, è davvero così nociva? Le farine integrali sono invece le migliori in assoluto?
A rispondere alle mie (e alle vostre!) domande un appuntamento di informazione affidabile, completo e trasparente in grado di sfatare alcuni falsi miti sulle farine.
Il Convegno si terrà il 23 gennaio alle ore 11, nell’ambito del SIGEP, la grande manifestazione Food di Rimini Fiera.
Infofarine.it è un sito realizzato con lo scopo di far chiarezza sul mondo delle farine alimentari. E per questo motivo il 23 gennaio, a Rimini, sarà rappresentato da autorevoli esperti pronti a rispondere ad ogni vostra domanda.
Partecipate al Camp o seguitelo in Streaming per avere le risposte a tutti i vostri dubbi!
E tu, di che farina sei fatto?
Halloween …una casa da far paura!!!

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Anche quest’anno abbiamo “lavorato” per festeggiare Halloween
in casa!
Senza ascoltare le polemiche che ogni anno imperversano, il mio monello ed io ci siamo divertiti tanto a preparare le cose più mostruose e devo ammettere, modestia a parte, ci siamo riusciti!
Yuppie!!!!
Mummie wurstel e pasta sfoglia, un classico da preparare insieme ai bambini!
Occhi mostruosi iniettati di sangue, con pochi semplici ingredienti!
Dita di strega, biscotti pasticcini buoni da far paura!!
Toast zombie da scaldare appena in forno e sono pronti!
Piadizza ragnatela….
Infine decorazioni, ragnatele, teschi, streghe e…originalissimi distributori di ketchup per trasformare la nostra casa in una…
…CASA DA FAR PAURA!!
Farfalle RUMMO alla norcina #SaveRummo

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Dopo la terribile alluvione che ha colpito così duramente tutto il territorio del Sannio è partita dal web una campagna social a cui hanno aderito così tante persone e famiglie, da metterne quasi in dubbio la veridicità.
Ecco un esempio di vero “crowdfunding”*** partito dal basso.
#SaveRummo
Io voglio crederci e cercherò di spiegarne i motivi (personalissimi!):
- Non viene chiesto denaro o bonifici su pseudo-conti correnti o tramite sms di cui non si saprà mai la percentuale che raggiungerà effettivamente la destinazione, bensì si chiede semplicemente di continuare a comprare la pasta Rummo e, per chi non lo faceva, per una volta si chiede di assaggiarla.
- Considerando l’utilizzo quotidiano in casa di pasta e soprattutto la genuinità del prodotto, non mi costa assolutamente tempo né fatica.
- Aiutare un’azienda a rimettersi in sesto significa contribuire affinché i dipendenti possano continuare a lavorare, garantendo una stabilità economica in famiglie che potrebbero aver perso anche la propria casa.
- A chi insinua che sia stata una “mossa strategica” da parte dell’azienda per reperire fondi, posso solo rispondere che a volte il lato buono dei social può sensibilizzare meglio di una campagna pubblicitaria.
- La Rummo è un’azienda totalmente italiana, e a dispetto di altre multinazionali di cui non voglio fare il nome, che hanno spostato i loro stabilimenti all’estero, facendo perdere posti di lavoro, realizzando la pasta con ingredienti acquistati altrove, arricchendo così le tasche di altri Paesi, per tutto questo, nel mio piccolo, aderisco alla campagna
«L’acqua non ci ha mai rammollito»
*** Crowdfunding: (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. (Wikipedia)
Detto questo ecco le mie Farfalle RUMMO alla norcina:
Ingredienti:
- 350gr di pasta Farafalle RUMMO
- 200ml panna da cucina
- 2 salsicce a pezzi
- vino bianco
- 1 scalogno
- sale, pepe
Preparazione:
In una pentola portate a bollore l’acqua. Aggiungere la pasta e salare.
Nel frattempo pulire e spellare le salsicce e romperle in un tegame con pochissimo olio e lo scalogno tritato. Sfumare con del vino bianco e continuare a cuocere a fuoco basso.
Un minuto prima di scolare la pasta aggiungere nel tegame una confezione di panna da cucina. Spegnere la fiamma e mescolare bene. Buttate la pasta e mantecate bene aggiungendo se occorre qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Una macinata di pepe prima di servire a tavola!
Tagliatelle alla zucca e ai funghi porcini

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In questo periodo di autunno è quasi d’obbligo, in cucina, usare due ingredienti tipici di questa stagione:
la zucca e i funghi
Per questa ricetta ho preferito utilizzare le tagliatelle all’uovo per poter esaltare il condimento. Non fatevi ingannare dall’apparenza, si tratta pur sempre di una ricetta facile e molto pratica. Purtroppo, o per fortuna, non sono una cuoca con i fiocchi bensì sono una cuoca perennemente in ritardo sulla tabella di marcia. Pertanto nel mio sito troverete solo ricette da prepararsi in 15 minuti o poco più.
In questo caso, preparando il condimento il giorno prima, si guadagna molto tempo (prima o poi riuscirò a gustare la tavola senza correre??) così basta mettere l’acqua sul fuoco, le tagliatelle fresche cuociono in 3 o 4 minuti e una volta scolate si possono mantecare in un ampio tegame insieme a due cucchiai di acqua di cottura.
Le tagliatelle alla zucca e ai funghi porcini
Ingredienti:
- gr. 250 di tagliatelle all’uovo
- gr. 300 funghi porcini
- gr.500 di polpa di zucca
- ml. 100 di brodo vegetale
- 1 scalogno, 1 spicchio d’aglio
- noce moscata, pepe nero, olio EVO, sale
Preparazione:
In un tegame appassire lo scalogno tritato finemente. Aggiungete poi la polpa di zucca tagliata a cubetti. Lasciar cuocere a fuoco basso aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale.
Intanto pulite bene i funghi porcini e metterli in un tegame dove avrete fatto imbiondire uno spicchio d’aglio. Usate del brodo vegetale per portare i funghi a cottura.
Controllate la cottura della zucca che dovrà essere morbida. Potete schiacciarla con una forchetta o passarla al miniprimer.
Ora aggiungete la polpa di zucca ai funghi, regolate di sale. Lasciare ancora 2 minuti controllando che il condimento non asciughi troppo e lasciando che gli ingredienti si mescolino per bene.
Mettete l’acqua a bollire. Aggiungete le tagliatelle e quando saranno al dente scolatele bene. Fate saltare la pasta per pochi secondi nel condimento, aggiungete a questo punto il pepe e la noce moscata.
Buon appetito!